Antonio Di Virgilio, Steff Lüthi, Pascal Murer, Milvia Quadrio, Antonella Tomaino e con la partecipazione del Laboratorio La Linea della Fondazione Diamante.

L’esposizione collettiva di sculture Le tue mani vedono, propone un nuovo modo di esplorare l’arte, attraverso il senso del tatto. Come annuncia il titolo della mostra, sono le mani ad essere protagoniste. In un contesto dove normalmente sono gli occhi ad essere indispensabili per apprezzare l’arte e dove molto spesso vige il divieto di toccare, questa esposizione invita il visitatore a scoprire le sculture a piene mani. Nell’ideale di favorire un’esperienza sensoriale innovativa dell’arte, i visitatori possono esplorare le opere tattilmente anche ad occhi bendati.

Per alcuni il senso del tatto è un arricchimento sensoriale; per altri, come le persone cieche o ipovedenti, è l’unico modo di percepire sensorialmente queste sculture. Le tue mani vedono esprime così il suo obiettivo sociale ed artistico: le sculture sono rese accessibili al tatto per tutti i visitatori, senza escludere nessuno. Il concetto sociale e di accessibilità all’arte si riflette anche in altri aspetti. Infatti, la mostra è stata organizzata tenendo conto, nel limite del possibile, dei bisogni di ognuno, per esempio nell’altezza più adatta delle sculture e nello sviluppo di documenti mediatici accessibili e più facilmente leggibili.

In seguito all’esposizione Sensi dell’arte, il Tatto, a Rivera, settembre 2016, l’associazione Senso in Arte, presenta una mostra basata sullo stesso concetto artistico e sociale in seno al Festival Orme. In questo modo si vuole offrire l’opportunità ad un pubblico più vasto di scoprire l’arte contemporanea ticinese attraverso più sensi.

Ringraziamo il Festival Orme per questa bella occasione.