con altri occhi
esposizione collettiva – la Siria e lo Yemen attraverso l’arte
2017-2018
L’esposizione collettiva CON ALTRI OCCHI, LA SIRIA E LO YEMEN ATTRAVERSO L’ARTE apre uno spiraglio sulla realtà odierna di due paesi lontani, una finestra attraverso cui guardare con gli occhi dell’arte contemporanea. Gli artisti Salam Ahmad, Amira Al-Sharif, Rania Moudarres, Murad Subay espongono nel progetto dell’associazione Senso in Arte.
Il progetto è stato presentato una prima volta a Fribourg nel 2017 UN AUTRE REGARD ed espone negli spazi dell’Ospedale Regionale di Locarno la Carità il lavoro artistico pittorico dei quattro artisti di origine siriana o yemenita.
Nel nostro immaginario collettivo la Siria e lo Yemen sono principalmente associati alla guerra, alla distruzione e alla fuga. Se da un lato il conflitto siriano occupa i quotidiani da ormai sei anni, dall’altro le notizie concernenti lo Yemen, in guerra da due anni, sono sporadiche. In entrambi i casi però i giornalisti riportano costellazioni geopolitiche complesse, raccontano la crudeltà della guerra e le conseguenze catastrofiche sotto le quali le popolazioni civili soffrono.
Senza dimenticare la situazione terribile che grava su questi due paesi, l’esposizione vuole offrire uno sguardo alternativo, personale e narrativo sulla popolazione siriana e yemenita.
Cosa vogliono raccontarci i Siriani e gli Yemeniti? Quali sono le loro storie? Che posizioni assumono di fronte alla violenza e alla crisi umanitaria che colpisce i loro paesi di origine? Che cosa vogliono mostrarci?
In questa esposizione collettiva è grazie alle opere di quattro artisti di origine siriana e yemenita che possiamo cercare una risposta a queste domande: avvicinandoci alla loro prospettiva individuale sulla vita, sul mondo, sulla società, sulle guerre e sulla natura umana. L’esposizione propone così di guardare “con altri occhi”. Il nuovo sguardo è stabilito attraverso l’arte, permettendo di scoprire storie personali e profondamente umane in grado di superare le differenze culturali e contestuali. Nella loro arte i quattro artisti coprono insieme un ampio ventaglio di temi, tecniche e stili artistici; ci prestano così i loro occhi per offrirci altre visioni.
CON ALTRI OCCHI vuole inoltre essere uno spazio d’incontro, d’integrazione, di scambio interculturale e intergenerazionale aperto gratuitamente ad un pubblico ampio e variegato.
agenda
14 dicembre 2017 – 30 aprile 2018
tutti i giorni 8:00 – 20:00
entrata libera
vernissage giovedì 14 dicembre 2017, 18:30
crediti
Pittore siriano nato ad Afrin in Siria nel 1970. Attraverso i suoi personaggi solenni e l’intensità dei colori, racconta sentimenti profondamente umani, un lavoro introspettivo e pieno di speranza in cui tutti siamo invitati ad immedesimarci. Salam Ahmad vive ad Olten come rifugiato dal 2014.
La giovane fotografa yemenita immortala la bellezza della sua cultura e del suo popolo attraverso scatti di storie di vita quotidiana. Proponendo un’alternativa alle immagini, secondo lei violente e orientaliste diffuse dai media, Amira Al-Sharif, nata in Arabia Saudita e cresciuta in Yemen, sfida coraggiosamente tutta una serie di stereotipi, come dimostra per esempio il progetto Yemeni Women with Fighting Spirits.
La pittrice siriana, nata a Damasco nel 1981, esplora nella sua pittura delicata il legame tra il cosciente e l’incosciente, tradotto in quello che per lei è l’essenza stessa della natura: la femminilità. Rania Moudarres vive oggi in Portogallo e intraprende ancora viaggi in Siria.
Murad Subay, uno street-artist e pittore yemenita nato a Damar nel 1987, denuncia le numerose conseguenze drammatiche del conflitto armato nelle sue pitture murali dai colori sgargianti e dalle forme nette. L’artista vive e lavora a Sana’a.
è un'associazione culturale che mira a promuovere una maggiore accessibilità dell'arte sui piani sensoriale e sociale. Fondata nel 2016 da Sofia Bischofberger, Ilaria e Marzio Picchetti, Malekah Al-Muaid e Miriam Moretti. Nel 2025 l'associazione si fonde con l'associazione Via Coflussa (prima Unknown Company) visti gli scopi comuni.